27 giugno 2008

OPERAZIONE SALSICCIA


Ecco qui una ricetta abbastanza facile per realizzare un secondo piatto fresco e gustoso da assaporare in compagnia durante le calde serate estive. Potete anche utilizzare queste chicche di salsiccia come finger food per un simpatico aperitivo semplicemente presentandole in maniera originale, magari infilandole in pratici stecchini colorati o come meglio vi suggerisce la fantasia.

CHICCHE DI SALSICCIA ALLA MENTA
(Ingredienti per 4 persone)

300 grammi di salsiccia di suino
15 foglie di menta fresca
4 spicchi d’aglio
3 panini al latte
½ bicchiere di aceto di vino bianco
15 pomodorini datterini
3 cucchiai di capperi
farina 00 q.b.
olio extravergine di oliva q.b.
sale e pepe q.b.

In acqua corrente lavate accuratamente i pomodorini, la menta e i capperi, nel caso in cui adoperiate quelli sotto sale.

Preparate un carpaccio di pomodori affettandoli sottilmente e distribuendoli in un piatto o in ciotoline individuali come nel caso di questa presentazione; salateli, aggiungete un filo di extravergine e i capperi tritati finemente.

In un contenitore sbriciolate grossolanamente i panini al latte ed irrorateli con l’aceto di vino bianco; lasciateli macerare per 5 minuti.

Procedete con la realizzazione delle chicche di salsiccia: eliminate il budello esterno e mettete la salsiccia in una terrina, aggiungete gli spicchi d’aglio tritati molto finemente e privi dell’eventuale germoglio interno che potrebbe risultare indigesto. Unite anche le foglioline di menta sminuzzate e il pane strizzato leggermente, in modo da fargli perdere l’eventuale aceto in eccesso. Regolate di sale e di pepe.

A questo punto procedete lavorando con le mani il composto finché non risulterà essere omogeneo, poi realizzate delle piccole polpettine che passerete nella farina.

Cuocete le chicche ottenute in un tegame con un filo di extravergine per 10/15 minuti (dipende dalla grandezza); quando pronte distribuitele in un piatto capiente e lasciatele raffreddare, poi procedete servendole sul carpaccio di pomodorini e gustate come antipasto o come fresco secondo piatto.

Nota: qualora lo preferiste, potreste servire le chicche con della salsa cocktail o con una riduzione calda al balsamico se la stagione lo permette o se non avete a disposizione i pomodorini.

26 giugno 2008

SAPORE DI SFIDA


Ed è con immenso piacere che raccolgo la sfida indetta del sito giallozafferano
Un sito molto bello e ben fatto che ha deciso di indire questa simpatica competizione tra blogger e frequentatori del sito che ha come filo conduttore le fresche insalate di pasta.
Ed ora vi presento la mia.
Sapore di Sfida

La ricetta che vado ad illustrarvi è ideale per le calde giornate estive dove si ha bisogno di mangiare piatti freschi e veloci da realizzare ma senza dimenticare sapori e profumi di qualità.


PENNE CON SALMONE E DADOLATA DI MELA VERDE
(Ingredienti per 4 persone)

300 grammi di penne rigate (preferibilmente trafilate al bronzo)
250 grammi di salmone norvegese affumicato
1 mela verde
1 patata rossa
1 ciuffo di aneto
1 uovo
olio extravergine di oliva q.b.
sale q.b.
pepe rosa q.b.

Tagliare la patata a cubetti e fatela sbollentare in poca acqua non salta, scolatela e lasciatela raffreddare. Tagliate a cubetti anche la mela precedentemente sbucciata e mettetela in una scodella con un po' di limone ed una macinata di pepe rosa.

Rassodate e l’uovo e nel frattempo occupatevi anche di far cuocere le penne, meglio se trafilate al bronzo. Scolate la pasta al dente e mettetela in una terrina e lasciatela raffreddare.

Quando le penne non saranno più calde unite la patata a cubetti, la mela al pepe rosa e il salmone affumicato che avrete tagliato a listarelle.

Concludete questa fresca preparazione con un giro d’olio extravergine di oliva di alta qualità (meglio se una prima spremitura) e con dell’aneto fresco tritato finemente.

25 giugno 2008

TOTANO DELL' ALTRO MONDO


Un favoloso antipasto, ideale per la stagione estiva, che con i suoi sapori freschi e raffinati conferisce un tocco di classe anche ai menù più importanti.
Consigliato come antipasto ma idoneo anche come secondo piatto e... in questo caso non dovete fare altro che raddoppiare le quantità e accompagnare con una bella insalata di stagione.

INSALATA DI TOTANI CON PESTO DI CIPOLLINA
(Ingredienti per 4 persone)

4 totani freschissimi
20 steli di erba cipollina
2 spicchi d’aglio
10 foglie di basilico
½ limone spremuto
olio extravergine di oliva q.b.
pepe verde in grani q.b..

Pulite i totani: lavateli accuratamente sotto acqua corrente, eliminate la parte con i tentacoli e la sacca interna, poi tagliateli nel senso della lunghezza e privateli della spina centrale.

Portate ad alta temperatura la superficie di un tegame antiaderente, spegnete la fiamma e mettetevi a scottare per 20 / 30 secondi i totani puliti. Quando pronti lasciateli raffreddare in un piatto cospargendoli con il succo di limone.

Lavate accuratamente l’erba cipollina e il basilico, poi pestateli in un mortaio e con l’aiuto di un eccellente extravergine continuate a lavorarli fino a quando non avrete ottenuto una salsa liquida, omogenea e lucente.

Tagliate i totani a listarelle e serviteli in delle coppette individuali cospargendoli con il pesto precedentemente ottenuto e con una spolverata finale di pepe verde appena macinato. Servire freddo.

19 giugno 2008

SORBETTO DI MEZZA ESTATE


I primi caldi e l’afa cittadina cominciano a farsi sentire e la voglia di qualcosa di fresco diventa una piacevole scusa per gustare questo sorbetto alle albicocche che risulta essere davvero salutare e goloso. Inoltre è leggero e non appesantisce con inutili calorie o con sostanze industriali.

SORBETTO ALLE ALBICOCCHE PROFUMATO ALLA VANIGLIA
(Ingredienti per 4/6 persone)

250 ml di latte parzialmente scremato
1 baccello di vaniglia (o 2 cucchiai di essenza naturale)
150 grammi di zucchero a velo
500 grammi di albicocche

Lavate accuratamente le albicocche e riducetele a pezzi.

In un tegame fate sobbollire per 3 minuti 125 ml di latte con l’aggiunta della vaniglia (nel caso in cui utilizziate la stecca dovete inciderla a metà nel senso della lunghezza, estrarne i semi e metteteli nel latte; aggiungete anche la stecca che conferisce ancor più sapore, ma ricordatevi di eliminarla una volta conclusa la preparazione).

Quando il latte si sarà nuovamente raffreddato aggiungete la parte restante, unite le albicocche e lo zucchero setacciato; mettete il tutto in un frullatore ed lavorate il composto finché non otterrete la consistenza di un frappè.

A questo punto versate il tutto in un contenitore adatto al freezer e congelate.

Con l’aiuto di un cucchiaio di legno mescolate il composto ogni 3 ore per due o tre volte, in questo modo il sorbetto rimarrà soffice, delicato e senza grumi.

Prima di servirlo lasciatelo a temperatura ambiente per 5 minuti, poi porzionatelo in coppe individuali o in simpatiche tazzine e guarnite con delle albicocche fresche.

17 giugno 2008

IL RISOTTO


E’ uno di quei piatti che inserirei tra i comfort food più apprezzabili.
La realizzazione non è complicata ma per fare in modo che riesca davvero bene bisogna prestare molta attenzione alla mantecatura finale, in modo che risulti morbido e cremoso. Con i piccoli accorgimenti di seguito riportati questo risotto riuscirà anche a coloro i quali non sono ancora molto pratici in cucina e potranno divertirsi arricchendolo di profumi e sapori nuovi.

RISOTTO ALLO ZAFFERANO CON ROBIOLA E PROFUMO DI SALVIA.
(Ingredienti per 4 persone)

300 grammi riso Carnaroli
100 grammi di robiola fresca
1 bustina di zafferano (o 10 stimmi)
8 foglie di salvia
1 cipolla rossa
2 cucchiai diolio extravergine di oliva
1 bicchiere di vino bianco secco
brodo vegetale q.b.
noce moscata q.b.
sale e pepe q.b.

Nota:Per preparare un buon risotto consiglio di utilizzare una pentola in terracotta dai bordi alti posizionata sul fornello piccolo e con la presenza dello spargifiamma, ma se non l’avete a disposizione va bene anche un tegame in acciaio inox.

In un tegame versate due cucchiai di olio extravergine e aggiungete la cipolla rossa tritata finemente; lasciatela imbiondire a fuoco medio per un paio di minuti poi mettete a tostare il riso.

Rigirate con un cucchiaio di legno poi aggiungete il vino bianco e lasciate sfumare, a questo punto continuate a mescolare e fate cuocere per 15 minuti aggiungendo, quando necessario, del brodo vegetale caldo in modo da mantenere umida tutta la preparazione.

Quando il riso è quasi cotto unite la salvia tritata molto finemente, la noce moscata e un’abbondante macinata di pepe nero. Fate cuocere a puntino, poi spegnete la fiamma e aggiungete la robiola e lo zafferano; mescolate il tutto dal basso verso l’alto in modo da incorporare aria e da ottenere un risotto soffice e vellutato (ricordate che se utilizzate lo zafferano in stimmi vi conviene farlo sciogliere precedentemente in un mestolo di acqua calda e suggerisco di unirlo qualche minuto prima).
Decorate con della salvia fresca e a piacere unite dei riccioli di burro.

13 giugno 2008

ESOTIC SALAD


Gustare una simile pietanza ci trasporta subito con la fantasia in paesi affascinanti come la Florida o le Hawaii , dove il connubio tra gusto e leggerezza è un must della tradizione culinaria.
Oggi presento questa insalata di facilissima realizzazione che vede l’unione tra il sapore avvolgente del mango e la freschezza dello yogurt bianco.

INSALATA ESOTICA
(Ingredienti per 4 persone)

1 grosso cespo di lattuga
1 avocado maturo
200 grammi di gamberetti
1 vasetto di yogurt bianco magro
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 cucchiaio di scorza di limone grattugiata
1 limone spremuto


Lavate accuratamente l’insalata (che non deve essere necessariamente lattuga ma potete preferire anche un’altra varietà), asciugatela e mettetela in un recipiente.

Lavate e pulite i gamberetti, fateli sbollentare per qualche minuto in una pentola con abbondante acqua calda, poi scolateli e lasciateli marinare per 10 minuti nel succo di limone.

Pulite l’avocado: lavatelo, privatelo della buccia e affettatelo in pezzi non necessariamente regolari.

Nota: al momento dell’acquisto verificate che l’avocado abbia raggiunto il giusto grado di maturazione premendo con il pollice nella parte bassa: se rimane un leggero incavo allora è maturo, ma se ha una consistenza troppo soda lo dovrete far maturare a casa per qualche giorno. In questo caso conservatelo a temperatura ambiente e non a contatto con i pomodori che non ne consentono la maturazione.

In una scodella mettete lo yogurt bianco, la scorza di limone e olio extravergine di oliva (ne bastano solo due cucchiai dato che l’avocado è già oleoso di suo) e mescolate il tutto.

Aggiungete all’insalata i gamberetti sgocciolati dalla loro marinatura, l’avocado tagliato a pezzi e l’emulsione a base di yogurt, mescolate il tutto e servite.

12 giugno 2008

OMELETTE DEL BUONGUSTAIO


Ed è così che una semplice omelette si trasforma in un piatto da veri gourmet.
Basta utilizzare la tecnica giusta ed ingredienti di alta qualità per ottenere questa pietanza che, a parer mio, è da veri intenditori.

OMELETTE AL BASILICO CON RIPIENO AI FUNGHI E CROSTINI CON MIELE AL TARTUFO
(Ingredienti per 2 persone)

3 uova (meglio se CAT A extra)
20 foglie di basilico fresco
200 grammi di funghi
½ cipolla rossa
1 spicchio d’aglio
pane casereccio in cassetta
miele al tartufo
prezzemolo q.b.
olio extravergine di oliva q.b.
burro q.b.
sale e pepe q.b.

Preparate gli ingredienti: pulite i funghi e tagliateli a pezzi regolari (se non li avete a disposizione usate quelli surgelati ma che siano di qualità certificata); lavate il prezzemolo ed il basilico e tritateli separatamente; sbucciate la cipolla e tritatela grossolanamente e fate lo stesso con l’aglio.

In un tegame mettete due cucchiai di olio extravergine di oliva e unite la cipolla, quando sarà imbiondita aggiungete i funghi e fateli cuocere per 10 minuti; al termine regolate di sale e trifolate il tutto con il prezzemolo tritato.

Tagliate il pane a fette regolari o a triangoli se adoperate quello in cassetta e mettetelo ad abbrustolire su di una griglia molto calda (se preferite, per conferire ancor più sapore, potete strofinarlo con uno spicchio d’aglio tagliato a metà).

Preparate l’omelette: sgusciate le uova in un piatto fondo, aggiungete il basilico , una presa di sale, un pizzico di pepe fresco e mescolate solo parzialmente con l’ausilio di una forchetta (Nota: la vera omelette non deve essere strapazzata quindi le uova non devono essere completamente amalgamate).

In un tegame fate sciogliere una noce di burro finché non inizierà a rapprendersi, poi aggiungete le uova e fate cuocere per pochi minuti (2/3 max) finché la parte a contatto verso la padella non sarà rappresa, mentre quella che vedete rimane ancora molto cremosa (per dirla alla francese “baveuse”). A questo punto mettete i funghi su mezza omelette e coprite con l’altra metà.

Impiattate e contornate dai crostini cosparsi di miele al tartufo (andateci piano perché quello che adopero io sa davvero di tartufo!) e gustate il tutto prendendo un po' di uno e un po' dell’altro e sentirete che sapori indescrivibili!

10 giugno 2008

COME COMPORRE UN MENU’


Spesso l’originalità, la creatività e la nostra fantasia non sono sufficienti per l’elaborazione di un menù adatto anche alle occasioni più formali.
Talvolta gli eventi ci portano ad affrontare la realizzazione di una cena a casa nostra con degli ospiti di particolare riguardo e in questo caso, oltre ad uno studio accurato della mise en place, il menù deve essere più che mai ben studiato ed organizzato.

LO STILE:
il menù che andrete a creare deve assolutamente avere un filo conduttore che verrà rispettato dall’antipasto al dessert: potrete scegliere tra un menù rustico od uno più esotico, basarvi anche su monocromatismi o su ingredienti principali, per non scordare la praticità della cucina italiana o la notorietà di quella continentale.
Dovrete comunque tenere di base 2 regole fondamentali:

1- scegliere materie prime di stagione per assicurarvi reperibilità e freschezza

2- testare precedentemente i piatti che andrete a proporre (per eventi importanti bisogna avere la situazione sotto controllo ed evitare possibili incidenti responsabili di un flop garantito).


LE PORTATE
Generalmente si prevedono sei portate:

2 antipasti: consiglio qualcosa di fresco, scenografico ma al contempo semplice e non stravagante, in modo da piacere a tutti e da incuriosire anche sul proseguimento della cena;

1 primo piatto: fantastiche le zuppe e le creme, di sicuro successo i risotti, forse troppo scontata la pasta; ad ogni modo consiglio porzioni non eccessivamente abbondanti e sapori semplici ma gustosi;

2 secondi piatti: di solito sono il fulcro della cena perciò evitate cose da pulire, spolpare o deliscare, meglio andare sul sicuro con preparazioni al forno (che potrete realizzare anche con anticipo) o in ambiti più classici come arrosti, carré, e selvaggine. Accompagnate il tutto con delle verdure di stagione, con patate al forno o con salse di sicuro effetto, in ogni caso ricordate di essere moderati con le quantità e considerate la possibilità di servire tra i due secondi un sorbetto che aiuta anche a preparare il palato e assaporare meglio il resto della cena;

1 dessert: deve essere presentato in modo impeccabile, meglio se in porzioni individuali, e scegliete qualcosa di leggero, meglio optare per una mousse, un flan o una bavarese che grazie alla loro consistenza delicata verranno sicuramente apprezzati da tutti i commensali.

I VINI
In una cena formale non possono mancare vini qualità da abbinare alle diverse portate, quindi ecco cosa vi dovete ricordare in proposito:

- seguite un ordine in crescendo per il loro servizio: iniziate da quelli più delicati e freschi come champagne e spumanti per aperitivo (serviti freddi!), vini bianchi giovani per antipasti e primi, bianchi più strutturati per secondi a base di pesce o rossi corposi per selvaggine e arrosti; terminate con un buon moscato o del passito per accompagnare il dessert.


- stappate le bottiglie rispettando il vino che andrete a servire: aprite al momento del servizio i bianchi giovani e i rossi leggeri (in questo modo non perderete i loro profumi e sentori che dopo un po' tendono a volatilizzarsi), i rossi di pregio necessitano di respirare, quindi stappateli un paio d’ore prima del consumo e lasciateli riposare in una brocca o in un decanter fino al momento della cena. Gli spumanti devono essere sempre serviti freddi e li stapperete proprio al momento evitando l’inappropriato botto.

- ricordate che il vino va servito alla destra del commensale, di tenere sempre a portata di mano il tovagliolo per “asciugare” il collo della bottiglia e che anche in questo caso ci vuole moderazione!

07 giugno 2008

IL SOLE NEL PIATTO


Anche se l’estate tarda ad arrivare, oggi presento questa ricetta facile e veloce da realizzare, indicata per ogni genere di occasione, dai pranzi formali ai picnic fuori porta.
Questi fusilli con nastri di carota e feta possono essere gustati sia freddi che appena tiepidi, il risultato è in ogni caso un tripudio di sapori freschi ed estivi.

FUSILLI CON NASTRI DI CAROTA E FETA IN CITRONETTE
(Ingredienti per 4 persone)

320 grammi di fusilli (meglio se trafilati al bronzo)
3 grosse carote
200 grammi di feta
2 noci di burro
1 limone biologico
1 rametto di prezzemolo
5 cucchiai di olio extravergine di oliva non filtrato (mosto)
sale q.b.

Mettete a bollire l’acqua per la pasta e nel frattempo lavate e pelate le carote.
Privatele delle estremità e con l’ausilio del pelapatate ricavatene dei nastri che metterete a stufare per 5 minuti in un tegame dove avrete fatto fondere le due noci di burro.

Quando l’acqua bollirà aggiungete del sale grosso e versatevi i fusilli, fate cuocere fino a quando non risulteranno al dente; scolateli e fateli saltare per qualche istante con i nastri di carota per amalgamare il tutto.

Trasferite la pasta in una terrina e attendete che si intiepidisca.

Nel frattempo realizzate la citronette: in un vasetto dotato di tappo mettete il succo del limone, parte della scorza (solo la sezione gialla e non quella bianca che è amara), l'olio extravergine (consiglio un mosto, meglio se ligure o toscano, in grado di esaltare tutti i sapori senza conferire acidità), mezzo cucchiaino di sale e se gradito un po' di pepe macinato fresco. Chiudete con il tappo ed agitate energicamente in modo da ottenere una citronette ben emulsionata.

Terminate il piatto mettendo sulla pasta la feta spezzettata grossolanamente con le mani, il prezzemolo appena tritato e la citronette.
Gustate tiepido o freddo e se preparate questo piatto in anticipo non versate subito la citronette che potrebbe inasprire i sapori, ma tenetela già pronta nel barattolo e aggiungetela solo alla fine.

05 giugno 2008

SPESSO E VOLENTIERI...


Perché le polpette sono qualcosa di geniale: si possono preparare in mille modi diversi, con fantastici intingoli d’accompagnamento o con ripieni sempre nuovi ed originali... e poi sono buone, buone, buone!

POLPETTE AI FUNGHI CON GOCCIA CAPRINA E CAROTE ALL’AGLIO
(Ingredienti per 4 persone)

500 grammi di macinato
180 grammi di funghi (meglio se porcini freschi)
1 uovo
100 grammi di caprino semi stagionato
20 steli di erba cipollina
1 mazzetto di prezzemolo
4 carote
3 spicchi d’aglio
1 bicchiere di vino bianco secco
farina 00 q.b.
olio extravergine di oliva q.b.
pangrattato q.b.
sale e pepe q.b.


Lavate e pelate le carote privandole delle estremità, poi affettatele in losanghe di 4 millimetri di spessore e fatele stufare in una padella con poco olio extravergine per 10 minuti.

In un tegame a parte fate stufare anche i funghi: data la stagionalità del prodotto potrete usare anche quelli secchi o surgelati che donano comunque sapore e profumo, ma se ne avete l’occasione consiglio quelli freschi.

Nel frattempo realizzate le polpette: mettete il macinato in una terrina e aggiungetevi l’uovo intero, l’erba cipollina sminuzzata, due o tre cucchiai di pangrattato e i funghi che avete precedentemente fatto stufare per una decina di minuti.

Lavorate con le mani la base per le polpette fino ad ottenere un composto omogeneo, a questo punto create delle polpettine di 3 cm di diametro e al centro infilatevi un cubetto di caprino semi stagionato(durante la cottura si trasformerà in una goccia sublime che donerà quel tocco in più alla preparazione). Per concludere passatele per bene in farina doppio zero.

In un tegame (meglio se antiaderente) fate scaldate dell’ olio extravergine e, quanto basta per ungere la padella, poi aggiungete le polpette e fatele rosolare per 5 minuti a fiamma media, avendo cura di rigirarle spesso. Aggiungete un bicchiere di vino bianco secco, fate sfumare, abbassate la fiamma e lasciate cuocere per 20 minuti rigirando spesso.

Preparate la salsa per le carote: in un frullatore (o con l’ausilio del minipimer) mettete le foglie di prezzemolo precedentemente pulite, gli spicchi d’aglio privati del germoglio interno, abbondante pepe verde appena macinato, due cucchiai d’acqua, un cucchiaio di extravergine e riducete il tutto fino ad ottenere una crema fluida e vellutata che andrete ad incorporare alle carote precedentemente stufate e che farete cuocere per altri 5 minuti.

Servite le polpette accompagnate dalle carote all’aglio ultimando con un filo di ottimo extravergine conclusivo.

03 giugno 2008

AGLIO: ODIO O AMORE?



C’è chi non ne può fare a meno e chi invece non lo sopporta; dal canto mio reputo che sia uno degli ingredienti fondamentali della cucina italiana, in grado di esaltare i sapori di molte preparazioni conferendo quel tocco in più che può fare la differenza.

INFORMAZIONI TECNICHE:
strano a dirsi, ma l’aglio è “cugino” di primo grado della cipolla e del... giglio, già, il fiore simbolo per eccellenza della purezza.
Noto per le sue innumerevoli proprietà, è diffuso un po' in tutto il mondo, ma comunemente se ne accredita un’origine centro asiatica.
Di facile coltivazione, l’aglio predilige terreni non troppo umidi ed è comodamente coltivabile anche a casa. Per ottenere floridi bulbi è sufficiente una messa a dimora di alcuni spicchi ben separati tra loro ad una profondità di 4 cm e dopo alcuni giorni se ne potrà già notare la germogliazione; in poche settimane svilupperanno anche le foglie ed il tipico fiore bianco la cui altezza può arrivare fino ad un metro.
Per la semina è consigliato il periodo autunnale, ma ho constatato che in zone non troppo calde cresce bene durante tutto l’arco dell’anno.

PROPRIETA’ BENEFICHE, CONSERVAZIONE E UTILIZZO:
noto per le sue proprietà antibatteriche, è da sempre utilizzato anche come efficace rimedio contro raffreddori ed influenze o come potente digestivo e diuretico.
Da non dimenticare la sua caratteristica più importante: se consumato entro certi limiti è considerato un ottimo coadiuvante contro l’ipercolesterolemia e di conseguenza anche contro l’ipertensione.
In commercio troviamo l’aglio allo stato fresco, semi secco e secco, ma la metodologia di conservazione è la medesima: in luogo fresco e asciutto, meglio se al buio. Ci sono anche altre scuole di pensiero sulla conservazione: in frigorifero per mesi, sott’olio per anni o in freezer per “sempre”, ma personalmente consiglio di acquistarlo fresco e di consumarlo entro 2/3 settimane se conservato al naturale.
Ingrediente jolly per battuti, soffritti e agliate di vario genere, questo meraviglioso ingrediente è adatto per essere una fantastica base per qualsiasi tipo di preparazione, dalla carne al pesce senza dimenticare la classica strofinata sulla bruschetta o la sua versione più classica per una spaghettata veloce: aglio, olio e peperoncino.
Nota: per evitare che risulti indigesto, prima di utilizzarlo tagliate a metà gli spicchi ed eliminate il germoglio interno, unico responsabile di spiacevoli inconvenienti.

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